Martedì 30 Giugno 2020/ di Giuseppe Rigotti
Occasione persa. Nella giornata di Ieri il leader politico della lega Matteo Salvini ha messo piede storto nella cittadina di Mondragone, è stato accolto furiosamente tra gli insulti insaziabili di una cittadina promiscua più viva che mai. Un coro esaustivo che elabora scelta politica:
‘Vai via sciacallo’ ‘Vai via’.
Ma davvero il leader si è fidato del pessimo istinto di celebre patinato del selfie?
Direbbe questo un -uomo del sud- rinsavito che vede imbucarsi un delegato extraterritoriale, perché in fondo, la rappresentanza quella vera va goduta con la schiena dritta sul territorio (e non occasionalmente allo sprono delle strategie del politicante santificato).
Quella di Ieri è la dimostrazione che la politica al Sud è ancora un argomento serio e recepito, premiato sulla partecipazione unanime nelle complessità e contraddizioni.
“Non vogliamo militari, ma medici e servizi sociali” –gridava la folla–
Il segnale è arrivato forte e chiaro facendo drizzare le orecchie a chi chiedeva non molto tempo fa l’ esercito spianato a spionaggio e le armi puntate per intimidire. La sicurezza delle strade deve essere ampia su scala di efficienza in cui è importante la conoscenza del territorio dove il presidio è scarsamente privo, e di abbandono. Altrimenti si rischia di cadere nelle mani di chi genera un tale panico indefinito.
Occorre la svolta dei servizi essenziali passando per la sanità, la mobilità dei trasporti, la priorità ad avere una casa ecc di ció che stentiamo ad organicare. Il resto è aria fritta alzata male.
D’ altra parte il detto nulla accade per caso è una propria occasione per sentire polso; alla prossima il leader leghista prima di decidere di tuffarsi per le strade del Sud ci penserà ben due volte e lo farà nell’ infinito calcolo che lo porterà a zero.
Ció accade ed è quasi inevitabile, perchè la storia nel vero torna con il suo indice di gradimento, pervadendo nell’ unico tessuto politico e sociale.
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