Sul social più usato al mondo -Facebook- sono stati oscurati circa dieci profili di esponenti di Casa Pound. Il partito di estrema destra ha sùbito accusato gli amministratori italiani di Facebook per aver emesso la censura dei ‘profili account’.
‘Crediamo sia importante dare alle persone un modo per esprimersi ma al contempo vogliamo che chiunque su Facebook possa sentirsi al sicuro. Per questo abbiamo stilato gli standard della comunità. Partiti politici e candidati, così come i singoli individui e organizzazioni presenti sul social devono attenersi a queste norme. Quando veniamo a conoscenza di contenuti che violano questi standard, li rimuoviamo. Quando una pagina o una persona infrange ripetutamente queste regole, come capitato in questo caso, la rimuoviamo’-spiega in una nota Facebook-.
Tra i profili oscurati, quello di Gianluca Iannone (presidente di Casa Pound Italia) a seguire altri noti esponenti del partito. Così l’ organizzazione del partito ha invocato l’ articolo 21 della Costituzione italiana annunciando querele ai vertici della piramide Zuckerberg per rivendicare la libertà di pensiero, diritti politici e diritti dei consumatori.
di Redazione
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