Nel suo ultimo libro il rumore delle parole (Edito da Rizzoli), lo scrittore e psischiatra affronta il tema della ‘vecchiaia’ analizzando il vissuto attraverso il significato delle parole: Qualcuno lo ascolterà ? Hai provato con internet ?.
Il protagonista decide di affidarsi alla rete, mettendo in piedi delle lezioni virtuali in cui verrà fuori una straordinaria condizione umana fatta di fragilità. Eppure raccontando le sue riflessioni piene di senso capisce che “Vivere non è parlare, ma correre da chi ha bisogno”.
La vecchiaia è bella, perlopiù caratteristica, serena, non legata alla prestazione. Il capitolo più bello dove la fragilità assume il senso del limite.
di Redazione
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