La Cultura nella scintilla mediatica

Il tema è molto preoccupante, dato che a progredire sono i consumi giornalieri e non la Cultura in assenza di ‘veri quattrini’

Mercoledì 22 Luglio 2020/ di Giuseppe Rigotti

Prendersela con la Cultura come baruffa di insulti.

Francamente poco importa la questione ‘Ferragni’ alla visita degli Uffizi, in atto la marea di insulti provenienti da un retaggio culturale che aderisce al popolo di seguaci mentecatti che ci provano a tutti i costi a divenire ‘esseri superiori’ nella calca dei più brillanti. Ma neanche si avvicinano.

Il tema è molto preoccupante dato che a progredire sono i consumi giornalieri e non la cultura, ancora accessibile dai pochi estimatori e arenata per incapacità di portare i giovani alla fruizione museale nella ricerca della bellezza, attraversando i secoli più operosi del patrimonio inestimabile che abbiamo ereditato, in cui ancora primeggiamo senza avere eguali nel mondo.

A cuor pieno (noi tutti) ci aspettiamo un rilancio fulmineo e senza precedenti che possa fare da tramite per le nuove generazioni in chiave di salvacondotta sopperendo ad una tale politica-bacchettona che preferisce riempirsi la bocca a suon di fuffa anziché metterci veri quattrini.

Puó bastare ?

(No) senza scintilla mediatica. Il dato di fatto è che avremmo bisogno di volti celebri per inaugurare, promuovere, sensibilizzare un mercato ancora di ‘nicchia’ così importante;

la partita va vinta comunque, anche se in confusione per la vasta scelta delle réclame pubblicitarie.

La Cultura con le sue eccellenze deve filtrare nella comunicazione più trasversale, poi però tornare nella prima carrozza di quel treno passeggero; altrimenti ogni fermata sarà una scusa plausibile per poter scendere e fare altro.

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‘Leone Piccioni’ un convegno per ricordarlo

Il 27 e 28 maggio a Roma

Uomo di letteratura e sapienza, la sua è stata una vita dedicata interamente ai libri.

A pochi giorni dal celebrare un anno dalla sua scomparsa, Il 27 e 28 maggio all’ Archivio centrale dello Stato -all’ Eur- saranno proiettati video-documentari intervista a Eugenio Montale 1966 e a Giuseppe Ungaretti, nel 1963 per concessione della ‘Rai’.

L’ iniziativa è stata voluta dall’ associazione Amici di Leone Piccioni, fondata dai figli Giovanni e Gloria. Un evento per ricordarlo attraverso le esperienze più intime. Tra le testimonianze, saranno presenti i seguenti intellettuali e artisti:

Valerio Magrelli, Raffaele Manica, Marta Morazzoni, Renzo Arbore e Margaret Mazzantini.

di Redazione

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Federico Rampini ‘La notte della sinistra, da dove ripartire?’

Federico Rampini giornalista di spessore e conoscitore per esperienza diretta di fatti internazionali, nel suo ultimo libro La notte della sinistra’ (Mondadori), descrive il fallimento politico di una ‘sinistra infedele’ che ha voltato le spalle al popolo.

Per troppi anni in Occidente, quella stessa sinistra portavoce di uguaglianza e integrazione ha lasciato insormontabili questioni in sospeso, commettendo degli errori. Soprattutto nella rappresentanza latente sui territori dove ha regnato il caos delle periferie -fantasma-.

Ma la Sinistra?

  • Ci fu un tempo in cui la Sinistra e il Popolo erano quasi la stessa cosa. Adesso in tutto il mondo le classi lavoratrici, i mestieri operai vecchi e nuovi, cercano disperatamente protezione votando a Destra. Perchè per troppi anni le sinistre hanno abbracciato la causa dei top manager, dell Uomo di Davos; hanno cantato le lodi del globalismo che impoveriva tanti in Occidente. E la sinistra italiana da quando è all’ opposizione non ha corretto gli errori-.

(estratto libro)

Conclude spiegando che la sinistra deperita può farcela. Deve ripartire, farlo dalle diseguaglianze, aprendo la strada al futuro con la concretezza di scendere in campo nelle più complesse risposte della quotidianità.

di Giuseppe Rigotti

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Tullio Gregory si spegne, uomo di idee e cultura

Aveva compiuto da poco 90 anni, Tullio Gregory filosofo della storia e importante accademico prima alla Sapienza e poi alla Sorbona collaborò all’ Istituto dell’ Enciclopedia Italiana, poi fu consulente per la casa editrice Laterza collana ‘filosofi’.

Nel 1964 la sua piu’ grande iniziativa, fonda il Centro Studio per il Lessico Intellettuale Europeo avviando ricerche e avvalendosi dell’ amico intellettuale Tullio De Mauro. Instancabile studioso era pronto a proporre soluzioni concrete.

Chi invita alla ragione deve impegnarsi alla luce dei problemi

-affermava-

Non si tirava affatto indietro di fronte a battaglie culturali e di impegno civile. Metteva in risalto l’ eloquio dei politici rivelando la scarsa familiarità dell’ uso dei libri e della cultura.

Si impegnava nelle vaste aree accademiche come collaboratore di studio assumendo diversi ruoli, uno sviluppo di idee e di ‘opere pubblicate’ piene di impegno morale, riflettendo senza distaccarsi sulle condizioni umane. Oggi si spegne un luminare della Cultura Occidentale Italiana.

di Redazione

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